giovedì, maggio 07, 2009

A cena ...




Mettiamo che siate in giro nella graziosa Zemun, cittadina nei dintorni di Belgrado: allora non potrete certo perdervi una cena da... Toto Riina!
(Non è uno scherzo giuro che esiste).
E vi conviene lasciare una lauta mancia altrimenti...

lunedì, maggio 04, 2009

Il giorno di Tito











Il 4 Maggio del 1980 moriva il Maresciallo Tito, e ogni anno, in questa data, persone provenienti da tutta la ex Jugoslavia si recano a Belgrado, presso il suo mausoleo per ricordarlo.



Arrivando al complesso (che racchiude anche il Museo 25 Maggio e la Casa dei Fiori), si notano subito svariati autobus e veicoli provenienti da Croazia, Bosnia, Macedonia e Montenegro.



Centinaia di persone sono gia' qui, e una lenta e silenziosa processione si reca sulla tomba del "Compagno Tito" (lo chiamano ancora tutti cosi') a portare fiori, come se si trattasse di un proprio parente.



Molti indossano vecchie uniformi, o i fazzoletti da pionieri, e le uniche bandiere che si vedono sono il tricolore della vecchia federazione e la bandiera della SKJ, il vecchio partito comunista, con la sua scritta ''proleteri svih zemalja ujedinite se", e credo la traduzione sia superflua.



Un pannello sul muro ricorda come alle esequie del leader siano intervenute 209 delegazioni provenienti da 128 paesi, 31 Presidenti della Repubblica, 4 Re, 6 Principi, 22 Primi Ministri e 11 Presidenti di Parlamento, oltre a innumerevoli leader di movimenti di liberazione nazionale.



Fino al 1990 in questa sala un picchetto d'onore vegliava sulle spoglie di Tito, oggi invece lo vegliano tanti suoi ex concittadini, con gli occhi lucidi e lo sguardo perso lontano.



Ma non e' solo nostalgia per un Paese scomparso, oggi non c'e' politica in questo luogo: e' il rimpianto della propria giovinezza, ormai lontana e che da queste parti tanti hanno dimenticato troppo in fretta.

Bandiera della Jugoslavia che fu