La Serbia ottiene la candidatura all'ingresso nell'Unioe Europea
Alla fine la Serbia ha ottenuto lo status di Paese candidato.
Al termine della riunione di ieri dei Capi di Stato e di Governo dei ventisette la decisione tanto agognata è stata presa.
Si tratta ovviamente di un passaggio storico, anche se rimane da vedere con quale tempistica si darà avvio ai negoziati di adesione.
Ad ogni modo il segnale è importante e irreversibile: l'indicazione europea è che vi è fiducia nel Paese, nella sua stabilità e nelle sue prospettive e l'attenzione degli investitori esteri, di cui Belgrado ha grande bisogno, non potrà che registrare una nuova spinta.
L'Italia già da anni si muove in questa direzione: a parte le molte aziende di casa nostra (Fiat in primis) già attive sul territorio serbo, è notizia recente che una linea di credito del valore di 30 milioni di euro è stata messa a disposizione dal Governo Italiano per il supporto delle Piccole Medie Imprese serbe e delle Aziende Municipalizzate Locali. Il credito approvato è legato: fino al 70% dei fondi sarà utilizzato per l'acquisto di beni e servizi di origine italiana, mentre il rimanente 30% potrà essere utilizzato per coprire costi locali.
L'anno precedente l'importo era stato di 15 milioni.
E mentre la Serbia parte verso l'avventura europea, la vicina Croazia è invece quasi al traguardo: i vari Stati stanno ratificando l'adesione di Zagabria (il nostro Parlamento lo ha fatto all'inizio di questa settimana, trovate i testi ufficiali sul sempre ottimo sito di Roberto
Al termine della riunione di ieri dei Capi di Stato e di Governo dei ventisette la decisione tanto agognata è stata presa.
Si tratta ovviamente di un passaggio storico, anche se rimane da vedere con quale tempistica si darà avvio ai negoziati di adesione.
Ad ogni modo il segnale è importante e irreversibile: l'indicazione europea è che vi è fiducia nel Paese, nella sua stabilità e nelle sue prospettive e l'attenzione degli investitori esteri, di cui Belgrado ha grande bisogno, non potrà che registrare una nuova spinta.
L'Italia già da anni si muove in questa direzione: a parte le molte aziende di casa nostra (Fiat in primis) già attive sul territorio serbo, è notizia recente che una linea di credito del valore di 30 milioni di euro è stata messa a disposizione dal Governo Italiano per il supporto delle Piccole Medie Imprese serbe e delle Aziende Municipalizzate Locali. Il credito approvato è legato: fino al 70% dei fondi sarà utilizzato per l'acquisto di beni e servizi di origine italiana, mentre il rimanente 30% potrà essere utilizzato per coprire costi locali.
L'anno precedente l'importo era stato di 15 milioni.
E mentre la Serbia parte verso l'avventura europea, la vicina Croazia è invece quasi al traguardo: i vari Stati stanno ratificando l'adesione di Zagabria (il nostro Parlamento lo ha fatto all'inizio di questa settimana, trovate i testi ufficiali sul sempre ottimo sito di Roberto
1 Comments:
Lo status per la Serbia è davvero una bella notizia. Come hadetto Tadic, non un passaggio epocale, ma un passaggio importante, che viene dopo l'importante accordo con Pristina sulla rappresentanza internazionale del Kosovo il quale ottiene l'avvio dello studio di fattibilità per l'Accordo di stabilizzazione e associazione.
Senza illusioni o facili ottimismi sono comunque buone notizie.
Un saluto e grazie per la segnalazione.
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