mercoledì, maggio 16, 2007

Serbia, il governo dell'ultimo minuto


Il premier Kostunica ammonisce:chi riconosce Kosovo rompe con noi

Venticinque minuti prima della scadenza costituzionale per la formazione del nuovo governo serbo, il parlamento ha dato la fiducia a Vojislav Kostunica, che sucede a se stesso, e al suo governo dopo un dibattito che a un certo punto ha rischiato di far fallire ogni precedente accordo.Due minuti prima di mezzanotte, Kostunica e i suoi ministri hanno prestato giuramento, la cui formula è stata letta dal facente funzione di presidente dell’assemblea Milutin Mrkonjic, un «fedelissimo» del defunto leader jugoslavo Slobodan Milosevic.Nel suo discorso programmatico, e soprattutto per «tenere buoni» gli ultranazionalisti del partito radicale (Srs), Kostunica ha dichiarato che il Kosovo rimarrà per sempre parte integrante della Serbia ed ha ammonito il resto del mondo che «chi riconoscerà un’eventuale indipendenza unilaterale» della provincia «dovrà rompere le sue relazioni con la Serbia».Kostunica avrà come vice premier il candidato al posto di premier del Partito democratico (Ds) del presidente Boris Tadic, Bozidar Djelic, attualmente direttore della filiale serba del gruppo bancario francese Credit Agricole. Dragan Jocic rimane a capo del dicastero degli Interni, mentre agli Esteri l’ex ministro Vuk Draskovic, il cui partito Movimento per il rinnovamento serbo non ha più rappresentanza in parlamento, è stato chiamato Vuk Jeremic già consigliere di Tadic e già nelle file del partito socialista (Sps) di Milosevic.Mladjan Dinkic, leader del movimento liberale G17 Plus, che fa parte della coalizione di governo, è il nuovo ministro delle Finanze, mentre Predrag Bubalo è stato confermato al ministero del Commercio. Kostunica ha creato un nuovo ministero per il Kosovo, a capo del quale è stato messo l’ex leader della delegazione di Belgrado ai negoziati con gli albanesi kosovari e le Nazioni Unite, Slobodan Samardzic.La formazione del nuovo governo all’ultimo minuto ha prodotto, come effetto immediato, la conferma del viaggio oggi a Belgrado del Commissario Ue all’Allargamento Olli Rehn che discuterà, con il nuovo esecutivo, la situazione dei negoziati per l’adesione della Serbia all’Ue e la collaborazione con il Tribunale penale internazionale dell’Aja (Tpi).A questo proposito vi sono stati in parlamento attimi di tensione quando si è sparsa la voce, soprattutto tra i parlamentari ultranazionalisti, che agenti della polizia speciale avevano setacciato durante la notte un albergo al centro di Belgrado dove avrebbe potuto trovarsi l’ex generale serbo bosniaco Ratko Mladic, accusato di genocidio dal Tpi e latitante da dodici anni. Il blitz non ha dato alcun risultato.

lunedì, maggio 14, 2007

Serbia wins Eurovision song contest




Helsinki -- Serbia won the 2007 Eurovision song contest on Saturday with the ballad "Molitva" sung by 23-year-old Marija Šerifović.
Belgraders celebrate Serbia's triumph; Serbia thus beat beating Ukraine, Russia that came second and third, along with 21 other acts for its first-ever title.Some 120 million television viewers across Europe tuned in to watch the event and cast their votes by telephone. Serbia won a large majority of the votes from countries of the former Yugoslavia. t was Serbia's first solo appearance in the contest as an independent nation after Serbia-Montenegro split last year. "I honestly think that a new chapter has opened for Serbia and not only in music. I'm proud," Šerifović told a news conference after the contest. Serbian citizens took to the streets with flags, tooting horns and chanting winning entry "Molitva" until the early hours. Serbian president Boris Tadić and prime minister Vojislav Koštunica congratulated Marija on her victory. “Well done, Marija. Entire Serbia takes pride in your achievement and celebrates your success,” Koštunica said in a greeting. “Marija, thank you for your triumph that brought joy to Serbia,” Boris Tadić said in a statement. EU Enlargement Commissioner Olli Rehn was the first EU official to congratulate Serbia on winning the Eurovision song contest. “I congratulate Serbia on its victory. It has been a European vote for European Serbia,” Rehn told Tanjug news agency in Brussels.

BOSNIA: SLOVACCO LAJCAK SARA' NUOVO ALTO RAPPRESENTANTE



(ANSA) - SARAJEVO, 11 MAG - Il diplomatico slovacco Miroslav Lajcak sara' il sesto Alto rappresentante della comunita' internazionale in Bosnia e sostituira' il tedesco Christian Schwarz-Schilling alla scadenza del suo mandato il 30 giugno prossimo. Lo ha reso noto un comunicato dell'ufficio dell'Alto rappresentante a Sarajevo. Lajcak, 44 anni, direttore politico del Ministero degli affari esteri slovacco, e' un buon conoscitore dei Balcani essendo stato ambasciatore in Serbia, oltre che a Tokio, e in seguito mediatore per il Montenegro prima dell'indipendenza di quel paese da Belgrado. La figura dell'Alto rappresentante, prevista dall'accordo di pace di Dayton per la supervisione dell'applicazione dell'accordo stesso, ha assunto col tempo poteri sempre piu' consistenti compreso quello di legiferare e destituire funzionari pubblici. Alla fine di giugno tale incarico avrebbe dovuto essere sostituito con quello di un rappresentante dell'Ue, ma lo scorso febbraio la comunita' internazionale ha deciso di mantenere un Alto rappresentante in Bosnia a causa del ritardo nelle riforme che sono state poste come condizione da Bruxelles per la firma dell'Accordo di stabilizzazione ed associazione all'Ue. Schwarz-Schilling, 76 anni, ex ministro delle poste tedesco e mediatore internazionale per la Bosnia durante la guerra (1992-95), e' stato spesso criticato di essere troppo passivo e di non essere intervenuto per accelerare le riforme. I precedenti Alti rappresentanti in Bosnia sono stati lo svedese Carl Bildt, lo spagnolo Carlos Westendorp, l'austriaco Wolfgang Petritsch e il britannico Paddy Ashdown.

Bandiera della Jugoslavia che fu