sabato, settembre 18, 2010

Risoluzione si, soluzione non ancora



L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato lo scorso 10 settembre una Risoluzione sul Kosovo redatta congiuntamente dal governo serbo (rappresentato a New York dal capo della diplomazia Jeremic) e dall'Unione Europea.
E' un passo significativo, poichè è la prima volta che le autorità di Belgrado abbandonano un atteggiamento "ideologico" sulla questione (d'altronde dopo il parere reso sulla questione dalla CIG nessuno può pensare seriamente che il Kosovo torni - perlomeno interamente - sotto la bandiera serba).
La gestazione del documento è stata molto complicata: inizialmente il governo serbo aveva presentato un testo radicale e di netta chiusura, senza peraltro consultarsi con l'Unione Europea, e si era aperta seppure sotto traccia una crisi diplomatica con Bruxelles.
Alla fine le pressioni europee hanno avuto la meglio (a ottobre la Commissione Europea discuterà della candidatura serba) ed ecco la Risoluzione, approvata per acclamazione.
Nel testo si "prende atto" della sentenza emessa dalla CIG e si sottolinea la volontà dell'Unione Europea di facilitare il dialogo tra le parti.
Le reazioni in Serbia sono state abbastanza compassate (a parte il fronte nazionalista e le sue classiche accuse di tradimento e richieste di nuove elezioni, tutto nella norma).
Il nuovo attore protagonista nel canovaccio kosovaro sembra dunque essere l'Europa; quello che è certo è il fatto che Belgrado e Pristina dovranno ricominciare a parlarsi, il che è già un'ottima notizia.

2 Comments:

At 3:38 PM, Blogger Sajkaca said...

Certe volte non capisco il tuo ottimismo!!!
:-)

 
At 8:29 PM, Blogger Unknown said...

Io sono un pessimista di natura as a matter of fact ;)
Saluti e cekam... dobre vesti!

 

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