Ponzio Pilato era olandese, ora lo so.
BOSNIA:SREBRENICA, OLANDA NON RESPONSABILE AZIONI CASCHI BLU
(ANSA) - BRUXELLES, 10 SET - L'Olanda non puo' essere ritenuta responsabile delle azioni dei suoi Caschi blu: e' questa la motivazione con la quale il giudice Hans Hofhuis del tribunale civile dell'Aja ha respinto la denuncia presentata da alcuni parenti delle vittime del massacro di musulmani perpetrato a Srebrenica dalle milizie serbo-bosniache. Due famiglie delle vittime, nel corso dell'udienza avviata davanti al tribunale, avevano accusato i Caschi blu olandesi di aver agito contrariamente alla loro missione di protezione dei civili, rendendosi cosi' responsabili della morte dei musulmani a Srebrenica. Secondo il giudice, le accuse per le azioni dei soldati devono essere rivolte alle Nazioni Unite e non allo Stato olandese. L'enclave di Srebrenica era stata posta sotto protezione dell'Onu, ma fu invasa dalle forze serbo-bosniache. I Caschi blu non avrebbero opposto resistenza. A Srebrenica furono trucidati piu' di ottomila musulmani. Il governo olandese nel 2002 aveva presentato le dimissioni, dopo un rapporto secondo il quale i soldati erano stati inviati a compiere una ''missione impossibile'', ma le autorita' hanno sempre respinto le accuse dicendo che i Caschi blu erano sotto il comando dell'Onu.(ANSA).
(ANSA) - BRUXELLES, 10 SET - L'Olanda non puo' essere ritenuta responsabile delle azioni dei suoi Caschi blu: e' questa la motivazione con la quale il giudice Hans Hofhuis del tribunale civile dell'Aja ha respinto la denuncia presentata da alcuni parenti delle vittime del massacro di musulmani perpetrato a Srebrenica dalle milizie serbo-bosniache. Due famiglie delle vittime, nel corso dell'udienza avviata davanti al tribunale, avevano accusato i Caschi blu olandesi di aver agito contrariamente alla loro missione di protezione dei civili, rendendosi cosi' responsabili della morte dei musulmani a Srebrenica. Secondo il giudice, le accuse per le azioni dei soldati devono essere rivolte alle Nazioni Unite e non allo Stato olandese. L'enclave di Srebrenica era stata posta sotto protezione dell'Onu, ma fu invasa dalle forze serbo-bosniache. I Caschi blu non avrebbero opposto resistenza. A Srebrenica furono trucidati piu' di ottomila musulmani. Il governo olandese nel 2002 aveva presentato le dimissioni, dopo un rapporto secondo il quale i soldati erano stati inviati a compiere una ''missione impossibile'', ma le autorita' hanno sempre respinto le accuse dicendo che i Caschi blu erano sotto il comando dell'Onu.(ANSA).
2 Comments:
no no non è solo cosi'...
devo ritrovare il link, ma le donne di srebrenica accusano i caschi blu olandesi di stupri e sciaccallaggio nelle povere case abbandonate..
inoltre le donne accusano gli olandesi per aver fatto uscire a gruppi di 5 alla volta gli uomini inermi dal campo olandese..
tali uomini sarebbero stati giustiziati nei pressi del campo
e siccome c'è una foto del generale olandese che brinda con arkan l'accordo del massacro, l'attuale tribunale civile olandese farebbe meglio a non fare figure cosi' di merda...
pero' mi chiedo perchè queste donne non si siano rivolte all'aja..
forse perchè hanno visto la mafia che c'è la dentro ???
il link che avevo non lo trovo piu', ma ne appaiono tanti in qualsiasi motore di ricerca..
Hasan Nuhanovic ha descritto il momento in cui i caschi blu olandesi ordinarono a lui e alla sua famiglia di lasciare la base militare in cui erano rifugiati. “Sapevo io, sapevano tutti, che equivaleva a una condanna a morte. Mia madre piangeva, io anche. Solo mio fratello, 22 anni, era troppo orgoglioso per farlo”. Sotto gli occhi dei soldati Onu, i serbi uccisero quasi tutti i maschi della comunità. Vecchi, adulti, giovani, bambini, tanti bambini. Ci sono filmati che immortalano l’entrata in città del generale Mladic. Un paio di strette di mano ai caschi blu; i bosniaci incolonnati e caricati sugli autobus che li avrebbero portati alle fossi comuni; le carezze sui visi terrorizzati dei più piccoli, che, dopo quelle riprese, avrebbero avuto ancora solo qualche minuto di vita in più.
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