venerdì, marzo 23, 2007

SERBIA: REHN, PRESTO VISTI PIU' FACILI PER STUDENTI



BRUXELLES - Entro la fine dell'anno gli studenti serbi potranno viaggiare liberamente in Europa grazie alla semplificazione delle procedure di rilascio dei visti. Lo ha detto il commissario europeo all'allargamento, Olli Rehn, durante un dibattito sulle frontiere finali della Ue organizzato dall'European policy center. ''Al 70% degli studenti, oggi, non e' consentito uscire dal paese per le difficolta' che hanno ad ottenere i lasciapassare'', ha detto Rehn osservando che tale situazione non aiuta il processo d'integrazione e dunque la Ue ha accelerato il passo verso la semplificazione delle procedure di ottenimento dei visti. ''Ad aprile concluderemo le trattative e forse gia' in autunno le nuove regole entreranno in vigore e i serbi potranno muoversi con piu' facilita''', ha spiegato. Intervenendo al dibattito sulle frontiere finali della Ue, all'inizio della settimana in cui si festeggia il cinquantenario del Trattato di Roma, il commissario ha parlato dell'allargamento come del piu' grande risultato ottenuto dall'Europa. ''L'Unione europea ha avuto il potere di stabilizzare il continente e di diffondere prosperita' e sviluppo, cosa che non e' riuscita a nessuna guerra'', ha detto Rehn che ha definito questa capacita' della Ue ''potere trasformatore''. In particolare, ha sottolineato l'importanza della politica di allargamento che ha spinto i paesi candidati e quelli aspiranti a compiere numerosi progressi. ''Coloro che vogliono entrare nella Ue sopportano gli sforzi delle rapide riforme ma contemporaneamente compiono enormi progressi che li ricompensano avvicinandoli alla Ue'', ha aggiunto Rehn. Per quanto riguarda le frontiere finali della Ue, Rehn e' dell'avviso che esse si definiranno da sole con gli accordi che l'Unione continuera' a fare con i paesi interessati. ''Abbiamo da poco firmato l'Accordo di associazione con il Montenegro, speriamo di poter firmare presto quello con la Serbia e con la Bosnia-Erzegovina'', ha detto, spiegando che se l'Europa avesse voltato le spalle ai Balcani e alla Turchia ''avrebbe perso una grande occasione''.

Bandiera della Jugoslavia che fu